Se ne parla ormai da mesi, anche se l’argomento è d’attualità da molto più tempo, adesso sta per prendere realmente corpo. L’abolizione di Equitalia è a un passo dalla sua effettiva realizzazione, in quanto è divenuta legge a tutti gli effetti con l’approvazione dell’art. 1 del D.L. 193 del 22/10/2016 – disposizioni urgenti in materia fiscale. Sono molte le attese, in alcuni casi addirittura le aspettative, nei contribuenti e nel mondo della politica e dell’economia, in quanto, in ciascun campo, verranno innescati dei meccanismi particolari. Pertanto, è opportuno fare in punto della situazione.
Stando alle indicazioni del legislatore, la soppressione di Equitalia, comprendente anche tutte le società facenti parte del suo gruppo, avrà luogo a tutti gli effetti dal 1° luglio del prossimo anno, data della cancella zione dal Registro Imprese di suddette società. Tuttavia, è bene precisare che lo Stato non sospenderà affatto la riscossione delle imposte, perché ne andrebbe della sua stessa sussistenza. Il filo diretto con l’operato di Equitalia sarà mantenuto dalla creazione, prevista dal Decreto Legge in materia, di una nuova istituzione, denominata “Agenzia delle Entrate – Riscossione”. Si tratta di ente pubblico economico, formalmente incaricato di subentrare “a titolo universale, nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle società del Gruppo Equitalia”. Chiaramente, tale sostituzione porterà con sé alcune modifiche nei tradizionali rapporti tra il contribuente e le modalità di riscossione. La Legge, infatti, prevede che tale ente e il MEF (Ministero di Economia e Finanza) debbano accordarsi con cadenza annuale per trovare l’intesa operativa più opportuna. Più precisamente, ci si riferisce a “strategie per la riscossione dei crediti tributari mediante un approccio orientato al risultato piuttosto che al processo; obiettivi da raggiungere in termini di soddisfazione dei contribuenti per i servizi prestati; tipologia di comunicazioni e informazioni preventive, volte ad evitare aggravi moratori per i contribuenti e a migliorarne il rapporto con l'amministrazione fiscale”.
Come accennato in precedenza, la soppressione di Equitalia sarà effettiva a partire dal 1° luglio 2017, ma fino ad allora resterà l’interlocutore per le riscossioni. Non vi è chiarezza completa sulle modalità con cui saldare nel periodo a cavallo tra l’abolizione e l’istituzione del nuovo ente, tuttavia è già noto il cosiddetto procedimento di rottamazione delle cartelle. Attraverso questa soluzione, sarà possibile saldare i debiti preesistenti (comprese le rateazioni) con lo stralcio degli interessi e della mora del 10%. Rimarranno, invece, l’aggio e le spese di notifica. L’adesione alla rottamazione va richiesta entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della nuova normativa.
È di queste ultime ore, infine, la comunicazione del prolungamento della rottamazione delle cartelle di Equitalia. La sanatoria, con cui si può estinguere il debito non pagando le sanzioni e gli interessi di mora, è stata ampliata a tutti i ruoli emessi fino alla fine di quest'anno, quindi un anno in più rispetto a quanto decretato originariamente.
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